Il
trattamento con il metodo EMDR in psicoterapia
EMDR
è l’acronimo di “Eye
Movement Desensitization
and Reprocessing” (Desensibilizzazione e Riprocessamento attraverso i Movimenti Oculari),
un approccio psicoterapeutico di tipo integrativo, con il quale sono state
prodotte parecchie ricerche che ne hanno dimostrato l’efficacia nel
trattamento delle condizioni di malessere psicologico derivanti da traumi.
La terapia EMDR è costituita da un insieme di protocolli standardizzati che
integrano elementi metodologici derivanti da una gamma di differenti
approcci psicoterapici. Nel corso degli ultimi decenni con la terapia EMDR
sono già stati trattati efficacemente milioni di casi di condizioni di
disagio psicologico legate a varie condizioni di distress
psichico (EMDRIA, 2003-2012).
Per la precisione l’EMDR è un metodo psicoterapico
relativamente recente elaborato nel 1987 dalla Psicologa nord americana Francine Shapiro, la quale ha
scoperto che alcuni tipi di stimolazione esterna possono aiutare
efficacemente una persona a elaborare e superare un evento
traumatico o emotivamente disturbante. Fra questi tipi di stimolazione
i più usati sono certamente alcuni tipi di movimenti oculari che vengono
prodotti in un paziente invitandolo a seguire il movimento della mano del
terapeuta (o alternativamente il “tapping”, cioè
il tamburellamento sul dorso delle mani, o
l’alternanza di un segnale acustico, come ad esempio lo schiocco delle
dita). Pensare a un evento traumatico mentre contemporaneamente si eseguono
determinati movimenti oculari genera l'effetto di riprendere o accelerare
l'elaborazione delle informazioni contenute nel cervello, relative a un
evento traumatico. Una particolarità fondamentale dell'approccio EMDR è
che, nell'affrontare un evento disturbante lo considera in modo olistico, e
cioè nelle sue componenti comportamentali, cognitive, interpersonali,
emozionali e viscerali.
In generale la terapia EMDR facilita il riprocessamento
efficace degli eventi traumatici o delle esperienze avverse di vita con le
convinzioni associate, determinandone una risoluzione adattiva. Per
accedere all’informazione e determinarne il riprocessamento
l’EMDR utilizza una serie di stadi procedurali specifici che utilizzano e
integrano la stimolazione bilaterale alternata tra i canali visivo, uditivo
e/o tattile: queste procedure e protocolli di trattamento ben definiti
facilitano il riprocessamento dell’informazione.
L’EMDR utilizza un approccio psicoterapeutico a 8 fasi e tre stadi, che
ottimizza una stabilizzazione sufficiente del paziente prima, durante, e
dopo il riprocessamento dei ricordi stressanti e
traumatici e degli stimoli associati. Lo scopo dell’approccio EMDR alla
psicoterapia è quello di facilitare l’innata capacità del paziente alla
guarigione. Perciò, durante il riprocessamento
dei ricordi, l’intervento del terapeuta è mantenuto al minimo livello
necessario per assicurare la continuità del riprocessamento
dell’informazione (EMDRIA, 2003-2012).
Il trattamento psicoterapico con il metodo EMDR consta di otto fasi. La lunghezza
temporale del trattamento completo dipende dal quadro anamnestico e
diagnostico del paziente: esso implica un protocollo globale a tre stadi (1-ricordi passati; 2-disturbi
presenti; 3-azioni future), necessari per alleviare i sintomi ed
agire sulla totalità del quadro clinico presentato dal paziente.
L’obiettivo della terapia EMDR è di processare completamente le esperienze
cha stanno causando i problemi, e includerne delle nuove che sono
necessarie per la piena salute.
Approfondisci
la lettura sul metodo EMDR in psicoterapia
Guida
per il paziente sul metodo EMDR in psicoterapia: fasi del trattamento
Il dr. Viola riceve per appuntamento presso il suo
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